Chelsea-Monterrey 3-1, blues in scioltezza; domenica finale col Corinthians

Molto meno complicato di quanto si pensasse alla vigilia: il Chelsea schianta il Monterrey, vincitore della Champions League della Concacaf 2012. Troppa la differenza in campo, forse anche maggiore di quanto non dica il divario finale. Benitez, comunque, non ha voluto rischiare e ha mandato in campo la miglior formazione possibile, con Mata, Oscar e Hazard dietro al redivivo Torres. Dopo 15 minuti i blues erano già in vantaggio e avevano già sprecato un paio di clamorose palle gol. Al 5′ Hazard veniva lanciato in profondità da Luiz, oggi in versione rifinitore, ma sprecava di fronte a Orozco, poco dopo Oscar andava vicino ad approfittare di un’incredibile indecisione difensiva dei messicani. Al 15′ il vantaggio: tacco di Oscar per l’inserimento di Cole che di prima trovava in area Mata, controllo perfetto e palla all’angolino. Altri dieci minuti di alto livello degli inglesi, poi l’unica vera palla gol in tutta la partita per il Monterrey: il giovane Corona saltava Azpillicueta e trovava la testa di De Nigris che però concludeva alto sopra la traversa. Un fuoco di paglia, la difesa di Benitez tiene il baricentro alto e controlla il gioco in lungo e in largo.

Ad inizio ripresa l’uno-due che stronca le poche speranze dei centro-americani: dopo 17 secondi Hazard si invola sulla sinistra e serve in area Torres. La conclusione del centravanti non è irresistibile ma una deviazione mette fuori causa Orozco: quinta rete in tre partite per lo spagnolo. Dopo due minuti arriva anche il 3-0: Torres serve con un delizioso esterno Mata, l’esterno ex Valencia prova a chiudere il triangolo ma il suo cross è deviato in porta dall’olimpionico David Chavez. Il secondo tempo, in pratica, dura 3 minuti. Benitez utilizza subito le tre sostituzioni a disposizione per evitare inutili rischi, il Monterrey cerca il gol della bandiera, che arriva al 91′ con De Nigris, freddo davanti a Cech. Domenica mattina la finalissima del Mondiale per Club  Chelsea-Corinthians.

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Sono Alfonso Alfano, 32 anni, della provincia di Salerno ma da anni vivo in Spagna, a Madrid. Appassionato di sport (calcio, tennis, basket e motori in particolare), di tecnologia, divoratore di libri, adoro scrivere e cimentarmi in nuove avventure. Conto su svariate e importanti esperienze sul Web.

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