Sunderland-Chelsea 1-3: prima vittoria di Benitez in campionato, Torres-show

Chissà che, dopo due anni di peripezie e mal di pancia, Roman Abramovich non abbia trovato la chiave giusta per ammirare col Chelsea il vero Fernando Torres. Per segnare, il niño deve vedere in panchina il faccione di Rafa Benitez. L’ex allenatore del Liverpool conquista la prima vittoria in Premier League dopo due pareggi e una sconfitta, ruolino che l’aveva già messo a rischio esonero e lo aveva costretto nei giorni scorsi a chiedere l’appoggio dei due capitani blues, Lampard e Terry. I tre punti arrivano a casa del Sunderland, sempre più in difficoltà (un punto nelle ultime 4 partite), sempre più terzultimo (-2 da Wigan, Aston Villa e Southampton) e sempre più evanescente in attacco senza l’apporto fondamentale di Fletcher. I ragazzi di O’Neill ci mettono l’anima, soprattutto nel primo tempo, ma Cech non corre pericoli particolari: al contrario soffrono il 4-2-3-1 compatto dei blues, abili per una volta a sfruttare la velocità di Mata e Hazard. Proprio da un cross del talento belga nasce il vantaggio Chelsea all’11’: Torres è bravissimo nella deviazione volante, un classico del suo repertorio, e non lascia scampo a Mignolet. Lo spagnolo raddoppia poco prima dell’intervallo, su rigore: Larsson stende inspiegabilmente Ramires in area, Fernando è freddo nella trasformazione del penalty. Seconda doppietta consecutiva per il centravanti, dopo quella in Champions contro il Nordsjaelland: impensabile fino a una settimana fa. La ripresa scorre via veloce, col Chelsea in completo controllo del match soprattutto dopo lo 0-3 firmato da Mata: ancora Torres si rende protagonista di una bellissima girata che colpisce la traversa, il fantasista ex Valencia si avventa sul pallone e chiude l’incontro. Il lampo di Adam Johnson serve solo a salvare l’onore al Sunderland, di certo non riapre i giochi. Benitez può partire alla volta del Giappone per il Mondiale per Club con più tranquillità, rafforzando il terzo posto in campionato alle spalle delle due di Manchester.

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Sono Alfonso Alfano, 32 anni, della provincia di Salerno ma da anni vivo in Spagna, a Madrid. Appassionato di sport (calcio, tennis, basket e motori in particolare), di tecnologia, divoratore di libri, adoro scrivere e cimentarmi in nuove avventure. Conto su svariate e importanti esperienze sul Web.

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